Lo sponsor vuole partire subito con un’iniziativa che coinvolge più team. Requisiti parziali e scadenza ambiziosa. Qual è il primo passo che scegli?

• Formalizzo Project Charter, governance, milestone e rischi (RAID); poi allineo gli stakeholder e pianifico la scoperta guidata.
• Time-box di discovery: mini-charter + backlog iniziale + definizione DoR/DoD con i lead, quindi piano di alto livello condiviso.
• Avvio uno sprint di prova per generare early value e capire meglio scope e vincoli durante l’esecuzione.
• Fisso subito working agreements del team, ruoli e capacità; il piano dettagliato verrà dopo.

A metà progetto il cliente propone una nuova integrazione “indispensabile” non prevista. Planning e budget sono tesi. Come gestisci la modifica?

• Apro una Change Request formale, analizzo impatti su ambito/tempi/costi/qualità/rischi, porto al CCB e aggiorno le baseline se approvata.
• Valuto un inserimento time-box nel backlog usando riserve di gestione; oltre soglia, CR formale e rinegoziazione con lo sponsor (trade-off espliciti).
• Accetto la richiesta ridistribuendo internamente il lavoro e ricorrendo, se serve, a straordinari per tenere la data invariata.
• Inserisco la feature nel backlog senza processi di change: decidiamo di volta in volta in stand-up e retro.

Un senior confligge spesso con altri team e rallenta le consegne chiave. Lo sponsor pressa per “risultati immediati”. Cosa fai per sbloccare la situazione in modo sostenibile?

• Ribilancio il piano, ridisegno le dipendenze critiche e riassegno responsabilità per salvaguardare milestone e outcome; aggiorno forecast e comunico lo scenario allo sponsor (decision log).
• Avvio un percorso doppio: PIP con obiettivi chiari + ridisegno delle consegne a breve, supervisionando gli handoff e monitorando rischi d’impatto su timeline e qualità.
• Facilito working agreements e pairing; limito WIP e definisco check tecnici per migliorare la collaborazione, rimandando eventuali riassegnazioni più avanti.
• Concentro tutto su coaching e 1:1 per risolvere il conflitto; il piano di progetto resterà invariato per ora.

Le integrazioni dipendono da tre team esterni. I blocchi sono frequenti e impattano le date chiave. Quale approccio adotti per ridurre il rischio sistemico?

• Introduco dependency board e piano integrato, definisco interfacce/handshake, anticipo attività su critical path, istituisco escalation e risk reviews periodiche con i responsabili dei team coinvolti.
• Workshop con i lead per sequenziare congiuntamente le dipendenze, fissare SLO di integrazione e sincronizzare cadenze demo/release; attivo un owner per ogni interfaccia critica.
• Incremento la collaborazione pratica (pairing cross-team, mob-session) per ridurre i tempi di attesa; i piani li aggiusteremo a valle dell’apprendimento reciproco.
• Lascio autonomia totale ai team: i blocchi si risolveranno con l’auto-organizzazione senza introdurre nuova governance.

Speso ~65% del budget con ~40% di completamento. Lo sponsor chiede azioni immediate. Qual è la tua linea d’azione primaria?

• Applico EVM (SPI/CPI), ricalcolo EAC, propongo trade-off su scope/tempi, introduco cost control e stage gate; condivido il recovery plan con KPI e rischi residui.
• Bilancio azioni: rimozione attività a basso valore + investimenti mirati (automazione, test) con business case; rivedo milestone e baseline previa approvazione sponsor/CCB.
• Focalizzo sull’efficienza del team (training, standard, pairing) confidando che i costi si stabilizzino nelle prossime iterazioni senza rebaseline immediata.
• Mantengo piano e scope intatti, chiedendo più impegno al team e rinviando il tema budget al prossimo trimestre.

Il team è nuovo e distribuito. Serve allineare velocemente delivery e collaborazione. Da dove parti per massimizzare efficacia e prevedibilità?

• Definisco piano milestone, RAID log, criteri di accettazione e reporting; poi innesto pratiche di collaborazione necessarie per sostenere il piano.
• Sprint 0: working agreements, tool di collaborazione, DoR/DoD, ruoli; in parallelo costruisco il piano di alto livello e i rischi principali condivisi con sponsor e team lead.
• Stabilisco rituali, norme di comunicazione e pairing; il piano emergerà dopo che il team avrà trovato un ritmo sostenibile di lavoro.
• Parto subito con lo sviluppo per generare velocemente output; regole e piani li definiremo nel tempo.

Cresce il numero di bug in produzione e aumentano i rollback. Come agisci per stabilizzare rilasci e qualità percepita dal business?

• Introduco gate di qualità e criteri di release readiness, CCB sul rischio, release train e metriche di leakage; riallineo pianificazione e gestione rischi di rilascio con sponsor e stakeholder chiave.
• Combino pipeline CI/CD con test automatizzati, DoD robusta, code review, canary release e error budget condiviso con il business per guidare i trade-off qualità/velocità.
• Focalizzo su pratiche tecniche (TDD, pairing) e consolidamento della knowledge; i rilasci seguiranno quando il team sarà più maturo.
• Aumento i hotfix post-rilascio: l’importante è rispettare le date, il resto si sistema dopo.

Lo sponsor lamenta sorprese su ritardi e rischi. I team sostengono che “tutto è nel tool”. Come cambi comunicazione e controllo direzionale?

• Definisco un Piano di Comunicazione con dashboard KPI (scope/schedule/costi/riski), report RAG con criteri chiari, cadence di decisione, registro escalation e aggiornamento puntuale delle baseline quando necessario.
• Integro demo periodiche orientate al valore con status report sintetici e early warning su rischi; sincronizzo le riunioni chiave con milestone e decision gate dello sponsor.
• Centralizzo l’informazione nel tool e invito gli stakeholder a consultarlo autonomamente, aggiungendo un promemoria settimanale via email.
• Evito di “disturbare” lo sponsor finché non ho certezza della root cause dei ritardi; comunico solo a problemi risolti.

Il team è sovraccarico da mesi, calano qualità e motivazione. Le scadenze restano immutate. Come riporti sostenibilità e previsione senza perdere il controllo del progetto?

• Presento trade-off e vincoli a sponsor/stakeholder (dati di throughput e quality), rinegozio scope/tempi, pianifico capacità e, se necessario, attivo opzioni (fornitore/assunzioni) con impatti e rischi esplicitati in baseline aggiornata.
• Introduco WIP limit, stop al multitasking e backlog realistico; in parallelo porto una proposta di ribilanciamento su milestone o scope al comitato di progetto per decisione informata.
• Proteggo il team da richieste esterne aggiungendo filtri e rinegoziando priorità con i PO, senza toccare la pianificazione ufficiale per ora.
• Programmo straordinari e weekend finché non rientriamo: è la soluzione più rapida senza cambiare piani o aspettative.

Devi impostare come misurare il successo del programma nei prossimi 6 mesi. Quale set di metriche privilegi per guidare decisioni e miglioramenti?

• Delivery & controllo: on-time/on-budget/on-scope, milestone hit rate, EVM, burn-up/burndown integrati con gestione rischi e varianti approvate (baseline discipline).
• Value & flow ibridi: outcome di business (adozione/ROI), lead time/cycle time, qualità (defect escape), più RAG e decision log per la trasparenza verso lo sponsor.
• Team health & pratica: soddisfazione team, crescita competenze, knowledge spread, WIP e flow efficiency come guida principale alle scelte operative.
• Output: numero di funzionalità consegnate e righe di codice; il resto è secondario.